lunedì 8 marzo 2010

QUESTIONE D'INTERPRETAZIONE

Prima di applicare il settimo comandamento, leggere bene il decreto interpretativo.
Serve un decreto interpretativo per gli appalti in Abruzzo, per le belle scopate di Palazzo Grazioli, per lo schiavismo a Rosarno, per i senatori del PDL eletti dalla ndrangheta. per il coro di Ratisbona e per i gay a tassametro del Vaticano. Per Maroni che dice: “è stata data un’interpretazione autentica della legge”, urge un decreto interpretativo che lo faccia sembrare una persona seria.
Il decreto interpretativo che renda regolari i fuori gioco del Milan dovrà essere rapiissimo, mica si può restare allo stadio al freddo due giorni ad aspettare il TAR. Con un bel decreto interpretativo la bella Noemi avrebbe avuto 18 anni già a sedici e mezzo. Formalmente ineccepibile il decreto interpretativo con cui Minzolini ha trasformato un colpevole prescritto in un innocente.
Un decreto interpretativo potrebbe far sembrare un golpe una specie di trionfo della democrazia, o trasformare la corruzione in soluzione all’emergenza.
Il disprezzo della legge, l’arroganza del più forte, la dittatura soft, la censura e i non allineati ridotti al silenzio – non c’è nulla che non possa risolversi con un decreto interpretativo. Probabile che il ministro della difesa di una democrazia occidentale che comanda parà e carri armati, che si dice “disposto a tutto”non venga allontanato con vergogna soltanto grazie ad un decreto interpretativo.
Le nostre speranze, i nostri diritti, la nostra libertà, le nostre regole, le norme, i doveri, sono da oggi variabili, modificabili con decreto interpretativo, le nostre stesse vite sono interpretabili a seconda delle necessità del regime, il nostro futuro e la nostra dignità sono interpretabili a piacere e non servono nemmeno la Forestale, i servizi segreti, l’aviazione, le camicie verdi, le ronde, i poliziotti del G8 di Genova.
Una grande festa del decreto interpretativo si terrà ogni anno, basta una telefonata di Denis Verdini. Buffet a cura del genero di Gianni Letta. Napolitano firma. Avete mica un passaporto francese da prestarmi?


Alessandro Robecchi, Il Manifesto, 07.03.2010

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