sabato 6 marzo 2010

REGIONALI


Ferrero: "Decreto governo-Napolitano abuso costituzione"


“Il decreto interpretativo adottato dal governo al fine di ‘sanare’, come riconoscono gli stessi ministri, inadempienze, errori e illeciti nella presentazione delle liste elettorali in Lombardia e Lazio a opera del centrodestra, è un abuso che fa scempio delle regole istituzionali e dei principi costituzionali”, Questa la durissima opinione del portavoce nazionale della Federazione della Sinistra e candidato alla presidenza della regione Campania, Paolo Ferrero.
“Si tratta di un atto arbitrario, indegno della civiltà giuridica democratica; un provvedimento ad hoc che si infischia completamente di quel quadro condiviso di regole e della separazione dei poteri preposti alla loro vigilanza che costituiscono il presupposto di qualsiasi competizione elettorale regolare – continua il candidato alla presidenza della Campania – Ed è davvero avvilente e grave che una personalità rigorosa e specchiata, come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si sia resa partecipe, apponendo la propria firma al decreto governativo, di questa scandalosa violazione dei principi costituzionali, della dottrina giuridica, del valore della separazione dei poteri e della convivenza democratica”.
Per Ferrero la firma di Napolitano è “un atto che riempie di amarezza”. Mentre il decreto del governo è “un intervento che riempie di preoccupazione”. Per questo la Federazione della sinistra ritiene che “tutte le forze democratiche e le energie intellettuali si debbano mobilitare da subito contro questo scempio nei confronti di quell’atto supremo della sovranità popolare che è il voto”. A tal fine Ferrero si rivolge “a tutte le forze politiche democratiche, alle organizzazioni sociali, alle forze dell’associazionismo, al mondo della cultura, alle energie intellettuali e della società civile per contrastare questo scempio dei diritti civili e democratici”. Dando appuntamento alle 11,00 a Roma per partecipare al presidio già in corso pr iniziativa del popolo di Viola.
“Le opposizioni democratiche – invoca – non possono mancare. Per la difesa della libertà, della libertà, della solidarietà, dei diritti democratici conquistati attraverso la Repubblica e che oggi hanno subito un colpo drammatico e allarmante che non può per nessun motivo passare sotto silenzio” Perché “non si tratta di destra o di sinistra, né di maggioranza o di opposizione – conclude – Si tratta del popolo italiano, della rispetto della sua sovranità e delle sue istituzioni democratiche”.

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