sabato 13 marzo 2010

TARTASSATI

ROMA - Entrate tributarie in calo e debito pubblico che continua a salire anche se in maniera non lineare. E' quanto emerge dal bollettino della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica. Rispetto a gennaio 2009, le entrate tributarie sono calate del 2,9%, 28,809 miliardi di euro contro i 29,675. Un diminuzione che si somma a quella rilevata a gennaio 2009 rispetto allo stesso mese del 2008, -4,5%, quando ancora la crisi non aveva pesantemente influito sulla produzione di ricchezza in Italia.
I dati sulle entrate diffusi dalla Banca d'Italia sono sostanzialmente confermati dal ministero delle Finanze, anche se con cifre leggermente differenti. Il calo “limitato” del gettito, fanno sapere da via XX Settembre si attesta a 3,3%. Nel dato disaggregato spicca il -7% dell'Iva, la cartina di tornasole dell'andamento dell'economia italiana. “L'andamento dell'Iva - spiegano dalle Finanze - e' collegato al deterioramento del ciclo economico a livello sia nazionale sia internazionale”.
A gennaio, inoltre il debito pubblico sì è attestato sui 1.787,8 miliardi di euro, con un incremento dell'1,2% rispetto ai 1.761,1 miliardi registrati a dicembre 2009. L'aumento è ancora più sensibile se confrontato con il valore di un anno fa (gennaio 2009), più 5,2%, anche se il picco si è avuto a ottobre dello scorso anno, con 1.802 miliardi. Invertito dunque il trend che aveva visto il debito scendere nell'ultimo bimestre 2009. Quello fornito dall'istituto di via Nazionale è il dato del debito in valore assoluto. Ai fini del Patto di Stabilità europeo, il debito pubblico va invece considerato in relazione all'andamento del Prodotto interno lordo.

Nessun commento:

Posta un commento

Di la tua