martedì 14 settembre 2010

LA SINISTRA AI TEMPI DI VELTRONI E VENDOLA

Che strano Paese è il nostro!
E quanto strana è la nostra politica!
Il peggiore governo della storia repubblicana italiana entra in crisi nonostante abbia dalla sua la più forte maggioranza parlamentare dal dopoguerra ad oggi. “E certo”, esclamerebbe un ignaro di cose italiche, “con tutti gli scandali, la volgarità, le inchieste, gli arresti, le dimissioni, le cricche, vorrei proprio vedere!”
Eppure la crisi giunge per ragioni differenti, tutte dominate dalla logica di potere. Ovvero chi comanda dentro la caserma del Pdl? Silvio, il geniale inventore della destra italiana ma ormai logoro, imbolsito, sempre distratto dalle donne, oppure Gianfranco, eterna promessa, delfino perpetuo?
Il Pdl si spezza, Fini espulso, i suoi uomini fondano un nuovo gruppo parlamentare. “Elezioni anticipate subito”, urlano Pdl e Lega, “a dicembre, anzi no: a novembre!; anzi no: a marzo. A pensarci bene neppure: il governo durerà l’intera legislatura”. “Fini e i suoi”, assicura Berlusconi, “non tradiranno, saranno leali”. “Abbiamo i numeri”, annuncia roboante il cavliere nero di Arcore.
Intanto incontra Raffaele Lombardo, che dopo aver dichiarato finito il berlusconismo, offre incondizionato e duraturo sostegno a Berlusconi, mentre naviga tra le perigliose acque di Palazzo d’Orleans grazie al sostegno di Micciché, Dell’Utri, del finiano Granata e del Pd siciliano.
Poi arriva Francesco Nucara, ignoto segretario del Pri, che giura di avere già 20 (venti!) deputati pronti a sostituire i finiani e al tempo stesso candidamente ammette che non sa bene se tra questi venti ci siano dei finiani. Splendido e ineffabile Nucara, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo; e in effetti è un’invezione di Berlusconi, come riconosce lui stesso!
Nel frattempo dalle parti del Pd e della c.d. sinistra buona scoppia uno scandalo: Bersani avrebbe in tasca un accordo segreto per candidare la sinistra cattiva, cioè i comunisti di Diliberto e Ferrero nelle liste del Pd. La notizia è falsa, ma si indignano, e quanto!, vendoliani e veltroniani. La notizia è una clamorosa bufala, e tuttavia non cessa ancora di irritare le anime belle e politicamente corrette di sinistra che mal sopportano quei trinariciuti e retrò dei comunisti.
E allora perché? Vuoi vedere che l’obiettivo non sono tanto Pdci e Prc ma il quartiere generale del Pd? E a chi serve tutto ciò? Intanto il quadro si fa ancor più confuso con la notizia di possibili nuovi gruppi parlamentari per “separazione” (oddio!, non usiamo la parola scissione!) dal Pd.
Formidabile il governo si rafforza e l’opposizione si frantuma!

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