sabato 26 marzo 2011

Ferrero: Si può vincere!


Buona manifestazione al popolo della pace, dell’acqua pubblica e dell’energia pulita.

Oggi saremo in piazza per affermare chiaramente che è possibile e necessaria una alternativa di sistema che rovesci i paradigmi delle classi dominanti.

Siamo in piazza per affermare la necessità del dialogo e della cooperazione contro la logica della guerra. Non esistono guerre umanitarie, esistono solo guerre che producono drammi all’umanità. Oggi come ieri siamo contro la guerra “senza se e senza ma”. Siamo scesi in piazza una settimana fa per difendere la Costituzione repubblicana. Noi la difendiamo sempre e la difendiamo tutta: anche l’articolo 11, e denunciamo l’illegalità di questa guerra.

Siamo in piazza per l’acqua pubblica. Riteniamo che ogni persona abbia diritto ad avere l’acqua potabile a casa senza che nessuno debba arricchirsi alle sue spalle. L’acqua potabile non è una merce, è un bene necessario ad ogni uomo e ad ogni donna e non vogliamo che nessuno possa fare profitti sull’acqua.
Siamo per l’acqua pubblica perché la riteniamo un bene comune così come siamo per la sanità pubblica, per l’istruzione pubblica, affinché la cultura diventi un bene comune. L’acqua pubblica è il primo appuntamento della stagione dei beni comuni: contro le privatizzazioni e superando una concezione burocratica del pubblico.

Siamo in piazza contro il nucleare e per le energie pulite. L’energia nucleare costituisce l’essenza paradigmatica del capitalismo odierno: nociva, pericolosa, incontrollabile, centralizzata, gestita attraverso l’occultamento delle informazioni, basata sullo spreco. L’energia, come l’acqua, è un bene di tutti e di tutte: vogliamo in primo luogo risparmiarla e poi la vogliamo produrre in modo pulito, rinnovabile, decentrato, rispettoso della natura.

Siamo in piazza perché riteniamo che questo capitalismo - tutto centrato sul profitto e sulla gestione autoritaria e centralizzata del potere - ci stia portando alla barbarie. Abbiamo detto negli anni scorsi che un altro mondo è possibile: non solo lo pensiamo anche oggi, ma lo riteniamo più che mai necessario.
Questa manifestazione è importante anche perché può vincere. Fra tre mesi, il 16 giugno, si andrà a votare per i referendum sull’acqua e sul nucleare. Quei referendum possono essere vinti. Il disastro avvenuto in Giappone ha richiamato a livello di massa la pericolosità devastante del nucleare. Dal male dobbiamo trovare il bene. Dal disastro giapponese dobbiamo costruire la possibilità di mettere la parola fine, una volta per sempre, al nucleare in Italia. Il quorum può essere raggiunto.
La vittoria nei referendum può cambiare il corso della storia italiana, può chiudere una fase e aprirne un’altra, non solo sul piano politico – e non è poco – ma proprio sul piano delle culture egemoni, di quello che chiamiamo il modello di sviluppo. Questa manifestazione è quindi un punto di partenza per la campagna referendaria che possiamo e dobbiamo vincere. Facciamoci gli auguri.
di Paolo Ferrero

Segretario nazionale PRC

Nessun commento:

Posta un commento

Di la tua