lunedì 15 agosto 2011

L'IMBECILLE DI FERRAGOSTO

MANOVRA: VELTRONI, UNICA VIA È UN ESECUTIVO NAZIONALE

ROMA, 15 AGO - L'unica via è un governo istituzionale, «non del ribaltone» ma «sostenuto da tutte le forze parlamentari», che restituisca all'Italia l'onore perduto all'estero. Lo afferma Walter Veltroni sulla crisi e la nuova manovra varata dall'esecutivo. Intervistato da Il Messaggero afferma che «il Pd farà la sua parte con senso di responsabilità per mantenere invariato il saldo, ma cambiare profondamento la struttura».
Una manovra «del tutto inadeguata ad affrontare la crisi. Espressione di un governo che non ha il coraggio di dichiarare il proprio fallimento nè l'ambizione di avviare un progetto di riforme». È di un governo, dice Veltroni, che dovrebe lasciare spazio a uno «istituzionale che possa recuperare prestigio all'Italia in Europa, garantire i mercati, avere un consenso parlamentare largo».
Sulla manovra ci sarà «assunzione di responsabilità da parte dell'opposizione» sui saldi, quello che deve cambiare «radicalmente invece è la composizione interna». All'ex segretario del Pd fa «piacere che anche Montezemolo» faccia sua «l'idea per esempio che sia più equo guardare al patrimonio piuttosto che alla dichiarazione dei redditi». Veltroni pensa anche al fatto che a fronteggiare la crisi mondiale poteva esserci lui: avremmo trovato «una soluzione fondata più sulle riforme che sulle manovre».
L'introduzione del pareggio di bilancio 'costituzionalè è qualcosa che può esser «discusso a condizione che si associ al dimezzamento immediato del numero di parlamentari». (ANSA).

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