giovedì 11 agosto 2011

Proposta di legge contro la delocalizzazione. Una concreta misura anticrisi

PERUGIA - Un’indagine dell’Ufficio Studi Mediobanca sui “Dati cumulativi di 2.030 società italiane” che occupano 1,212 milioni di lavoratori, che rappresentano il 50% del fatturato dell’industria, il 68% di quello dei servizi pubblici, il 31% dei trasporti ed il 24% della distribuzione al dettaglio, dimostra che per le imprese italiane, soprattutto il settore manifatturiero, il 2010 è stato positivo, anche se ancora distante dai livelli pre-crisi.

Mediobanca conferma però, al contempo, un dato assai allarmante, e cioè che la ripresa procede a fronte di un continuo calo occupazionale, di investimenti bloccati e con strutture produttive più leggere a causa della continua delocalizzazione all’estero. “Le variazioni confermano la tendenza dei gruppi italiani a privilegiare le produzioni estere, sovente realizzate in impianti ubicati in paesi a basso costo del lavoro, quando i beni sono destinati ai mercati emergenti”, si afferma nel rapporto. Ci appare, quindi, sensata la considerazione espressa da R. Tesi su Il Manifesto del 10 agosto che “ anche la delocalizzazione è a scarso contenuto tecnologico”.

Con l’autorevole conferma di Mediobanca, la questione delle delocalizzazioni assume una posizione prioritaria per le istituzioni e per la politica, esattamente come Rifondazione sta sostenendo da molto tempo.
Il gruppo consiliare regionale umbro del PRC, ha presentato una sua proposta di legge che ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno della delocalizzazione, nei termini appena esposti. Questo fenomeno, segna, infatti, anche l’economia umbra, come le note vicende (Basell, Merloni, Trafomec, etc) insegnano.

La proposta di legge prevede che le aziende che hanno usufruito di contributi pubblici, non possano spostare le proprie produzioni fuori dal territorio regionale per 25 anni. Questa secondo Rifondazione è una reale misura contro la crisi e a favore di una maggiore tutela dei lavoratori. Come anche i dati di Mediobanca ci confermano. Che sia in agenda alla ripresa dei lavori del Governo Regionale.

Stefano Vinti
Segretario regionale del Prc Umbria

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