martedì 24 gennaio 2012

Grillo si schiera sulla cittadinanza "Senza senso darla ai figli di stranieri"

Il comico sul suo blog prende le distanze dalla campagna sullo ius soli. "Ha il solo obiettivo di distrarre gli italiani dai problemi reali". Ma il movimento 5 stelle si rivolta sul web: "E' un tema concreto, non possiamo fare finta di niente". La rete G2 degli immigrati di seconda generazione: "Posizioni da Lega Nord"   

di FLAVIO BINI, La Repubblica

ROMA - "La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso". Una posizione dura, netta e che fa molto discutere. E' quella di Beppe Grillo, che dal suo blog ieri è intervenuto su un tema che aveva spaccato il suo movimento 1 in Emilia la scorsa settimana, quando i grillini erano stati accusati di non aver votato a favore della risoluzione che sosteneva la campagna 'L'Italia sono anch'io' 2, a favore della cittadinanza per i bimbi stranieri nati in Italia.

L'unico obiettivo, ha spiegato Grillo sul suo blog, sarebbe "distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall'altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della 'liberalizzazione' delle nascite".

I grillini in rete: "cittadinanza è un diritto". Parole che non sono piaciute a molti. In primis ai sostenitori del comico, che hanno inondato il blog di commenti critici e in poche ore il dibattito è esploso in tutta la rete. "La cittadinanza italiana a chi nasce in Italia è un diritto fondamentale al pari di quello dell'acqua pubblica e di internet libero e gratuito" scrive Davide. "Questo è un problema concreto ed importante. Non possiamo far finta di niente", aggiunge Vittorio. E ancora: "Caro Beppe chi nasce in Italia è Italiano, è un diritto e non un regalo!". E Riccardo incalza: "Beppe, mi pare di capire che non è una priorità secondo te. Per me lo è, per un fatto di dignità umana, giustizia sociale".

La rete G2: "Posizioni da Lega Nord" E a scagliarsi contro le parole di Grillo è anche la Rete G2 - l'organizzazione che riunisce gli immigrati di seconda generazione, tra i promotori della campagna 'L'Italia sono anch'io'. "Grillo non sa quello di cui sta parlando - spiega Ezequiel Iurcovich, portavoce della rete - distrugge quanto di buono fatto in questi anni in difesa dei diritti di oltre un milione di persone in Italia. Non prendere una posizione e sostenere che 'non è una priorità' - aggiunge Iurcovich - è quanto ci sentiamo dire da anni, ma da una sola parte politica: la Lega Nord.

Sarubbi (Pd): "Grillo ignora l'argomento, venga a dibattito pubblico". Critico sulle posizioni del leader del Movimento 5 stelle anche il Partito Democratico: "Grillo è abituato a ragionare per paradossi e può darsi che agli italiani ipnotizzati dall'antipolitica i paradossi siano sufficienti. Ma il paradosso vero -  spiega il deputato Pd Andrea Sarubbi - è che un milione di italiani di fatto non lo siano per la legge: bambini e ragazzi nati e cresciuti qui, con una storia diversa da quella dei propri genitori e con un compito fondamentale di mediazione culturale anche rispetto alla propria famiglia di origine. Può darsi che Grillo - continua Sarubbi -, che dall'alto della sua tastiera, non ne abbia mai incrociato uno. Può darsi, insomma, che ignori l'argomento er questo lo invito ad un confronto aperto sulla riforma della cittadinanza. Luogo e data li scelga lui".

Qui sotto il testo di Grillo e alcuni post sul suo Blog


La liberalizzazione delle nascite

conosci_Faruk_PD.jpg
La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall'altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della "liberalizzazione" delle nascite.



Quindi, Beppe, per te è giusto che un bimbo nato in Italia da genitori extracomunitari, che frequenti la scuola e magari arrivi a finire il liceo, dopo i 18 anni sia costretto a vivere con dei permessi di soggiorno, pena l'espulsione verso il paese di provenienza dei genitori? Beppe, come ti sentiresti se ti obbligassero a trasferirti in Mali, dove non hai nessun contatto, nessuna famigliarità con la cultura e magari non parli neppure francese?
Disgustato,
Marco
Marco M. 24.01.12 19:28| 

Bravo Beppe mi convinco sempre di più che sei un grande!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ma con tutti i cavoli di problemi che abbiamo dobbiamo pensare pure alla cittadinanza degli extracomunitari? Tutti espedienti per far dirottare l'attenzione da un'altra parte. Ma ci rendiamo conto che noi italiani stiamo diventando i VERI MORTI di fame???
Non sono razzista e non lo sono mai stata però mi domando se negli altri paesi per noi si farebbero lo steso problema!! Al massimo si può pensare di rendere la loro vita più dignitosa. Ma cosa cavolo vuoi che gliene frega della cittadinanza se hanno delle condizioni da schifo. e comunque CI SIAMO PRIMA NOIIIIII!!!!!!!!!!!!
Flavia Ventura 24.01.12 18:25| 

I bambini sono un investimento per il futuro, sono i giovani del futuro, sono i dirigenti, gli ingegneri, gli scienziati, i maestri, i lavoratori del futuro, ogni nascita, in questo paese di vecchi, è una garazia per il futuro.
Proprio Lei Grillo, che cita sempre esempi di paesi più "evoluti" di noi, o meglio con politici che usano la testa invece del c***o (scusate il sessismo), dovrebbe sapere che in paesi come la Francia danno aiuti finaziari per aiutare ad incrementare le nascite, assistenza gratuita per le nuove mamme, per non parlare della cittadinanza "automatica" per i neonati con genitori non cittadini Francesi.
Prendere questo argomento come scusa per distrarre l'opinione pubblica potrebbe anche essere vero, ma in tanto è un argomento importante e serio per il Futuro dell'Italia a mio avviso.
Uccidiamo i demoni leghisti che sono dentro di noi e apriamo gli occhi sul mondo, sulle "nuove" società come sono composte, guardiamo al futuro invece che a come classificare la cittadinanza di un neonato.
Mi ha veramente sorpreso la Sua prima frase, è vero che in fondo in fondo siete tutti uguali.
Povera Italia, poveri noi.
Ilaria 24.01.12 18:25| 

La cittadinanza a tutti coloro che sono nati in Italia è un semplice atto di civiltà; il riconoscimento fin dalla nascita di una persona che deve avere i suoi diritti di cittadino. Non importante se i suoi genitori sono italiani, americani, africani o asiatici. Questa persona è nata in Italia e quindi deve essere italiana (e forse avere anche la nazionalità del papà e della mamma se hanno nazionalità diverse). Mi sembra che il Beppe Grillo non abbia molta domestichezza con la storia dell'emigrazione italiana che dura ormai da decenni. Non sà forse il Beppe Grillo delle innumerevoli battaglie che i nostri emigrati hanno fatto nei paesi di residenza per acquisire i diritti sociali e politici che dovrebbero spettare loro per il semplice fatto che vivovo e lavorano in un paese estero. Non solo di cittadinanza fin dalla nascita si dovrebbe parlare in Italia, ma anche di diritto di voto amministrativo e politico, di parità di diritti in tutti i campi. In quanto cittadino italiano (anzi da alcuni mesi con la doppia cittadinanza) residente all'estero da oltre 40 anni spero proprio che questi diritti saranno dati agli immigrati residenti in Italia al più presto. L'antipolitica del Grillo - senza (quasi) mai nessuna proposta concreta - mi spaventa. Ma questa volta si stà scivolando veramente verso qualche cosa di ancora più grave. Per fortuna che abbiamo un Presidente della Repubblica che è un grande uomo e che oltre che cercare di risollevare le sorti dell'Italia pensa anche a queste cose. Grazie Presidente
Franco B. - Lussemburgo

Caro Beppe,
andiamo male, direi molto male. Finchè ti limiti a fare il comico attaccando i difetti macroscopici della politica sei bravo. Ma ultimamente ti stai facendo prendere la mano un po troppo e sconfini su temi che, evidentemente, non possono essere trattati con il tuo stile e con la superficialità che hai dimostrato.
Anche fosse che i politici stiano usando un argomento di tale portata civile e morale per sviare l'attenzione dei cittadini ti sembra possibile fare un intervento come quello che hai fatto?
Più tempo passa più deludi; è un peccato perchè non so chi votare e tu ti stai sforzando di dimostrare che il movimento a 5 stelle non puo essere un'alternativa valida se dietro c'è uno che ne muove le fila che scrive queste cose.
Se non vuoi affossare il movimento 5 stelle con queste cose astieniti o tirati fuori dal movimento che hai fatto nascere.
Giacomo Piromalli, Roma Commentatore certificato24.01.12 14:57|

Nessun commento:

Posta un commento

Di la tua