mercoledì 13 giugno 2012

Travaglio come Vespa


Le 11 non-domande di Travaglio a Grillo (e quelle che gli avrei fatto io)



Nella lunga intervista sul Fatto Quotidiano di oggi, Marco Travaglio – da sempre attento a bacchettare le non-domande altrui – insieme a diverse domande vere pone a Beppe Grillo anche le seguenti non-domande:
1. Come te lo immagini, il prossimo Parlamento?
2. I partiti preparano le liste civiche-civetta per sfruttare l’onda
3. Il rischio è che fra qualche mese scavalchiate pure il Pd
4. Il premier può benissimo non essere un parlamentare
5. Vedi mai i dibattiti politici in tv?
6. Napolitano mai incontrato?
7. Non temi qualche polpetta avvelenata? Nei cambi di regime, chi rompe lo status quo rischia
8. I politici hanno cominciato a parlare bene di te
9. Berlusconi ti sta studiando
10. Quando ancora pensavi di costringerli ad autoriformarsi, alcuni politici li hai incontrati
11. Nessun politico ha mai pensato di avvicinarti, cooptarti o anche solo di contattarti?
Qualche domanda un po’ meno non-domanda che avrei posto a Grillo:
1. Come mai nel Non-Statuto del Movimento c’è scritto che si possono iscrivere solamente cittadini italiani, una limitazione che non hanno nemmeno Lega Nord e La Destra?
2. E’ vero che Pizzarotti ha telefonato a Casaleggio per chiedere approvazione per la nomina di Tavolazzi, come ha scoperto il Fatto Quotidiano?
3. Che cosa ci dice quella telefonata – mai smentita – del reale peso di Casaleggio nelle decisioni del Movimento?
4. Come mai parli di Internet come strumento di dialogo diretto con i cittadini, come rottura rispetto alla comunicazione unidirezionale della televisione, e non rispondi mai a nessuno, né su Twitter, né su Facebook, né sul blog?
5. Perché la tua propaganda online dovrebbe essere meno unidirezionale di quella che Berlusconi fece attraverso la televisione?
6. Tu vuoi abolire i partiti. Ma con cosa vorresti sostituirli? Davvero pensi basti riempire il Parlamento di liste civiche e «movimenti di gente perbene» (dai No Tav ai referendari) per governare il Paese?
7. Hai mai pensato che il tuo ideale di democrazia diretta attraverso la rete possa essere irrealistico, per non dire pericoloso? Come si prendono decisioni impopolari, nel futuro che immagini? E chi decide quali sono i principi non negoziabili?
8. Sapresti farmi un esempio di un Paese delle dimensioni dell’Italia governato dall’«iperdemocrazia», o «vera democrazia» di cui parli tu?
9. Se «ognuno vale uno», chi o cosa ti conferisce il diritto di revocare l’utilizzo del simbolo del M5S a chi non rispetti le regole del Non-Statuto, a loro volta indiscutibili pena allontanamento? E come si impedisce, anche solo dal punto di vista teorico, che tu possa gestire questo potere decisionale in modo ricattatorio?
10. Come ti è venuto in mente di dare un ‘Passaparola’ a uno come Willer Bordon?
11. Perché non hai detto una parola sulle esternazioni dell’attivista del M5S Francesco Perra contro i matrimoni gay? Se non le hai sentite, te le ricordo: «A quel punto potremo anche sposarci in tre o col proprio animale».
E sono solo le prime che mi vengono in mente. Più importante sapere se Grillo guarda Porta a Porta?

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