venerdì 30 novembre 2012

Acqua ancora privata, denunciato Acquedotto pugliese

E' ancora una Spa nonostante le promesse di Vendola. I comitati referendari ci provano con le vie legali 

di Checchino Antonini, http://popoff.globalist.it

L'acqua pugliese è ancora privata, l'Acquedotto pugliese è ancora una spa nonostante i ripetuti annunci, tra il 2005 e il 2011, del governatore Vendola e un anno e mezzo dal referendum abrogativo, primo stop popolare alle dinamiche impresse dalle politiche neiliberiste.

Non solo l'Acquedotto pugliese, la più grande azienda del genere in Europa, è ancora una società per azioni ma i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe. Vendola fu esplicito il giorno della vittoria nel dire che era il giorno più bello della sua vita e altrettanto perentorio ad annunciare all'indomani della proclamazione dei referendum che lui quei soldi non li avrebbe mai tagliati. Un'assessora della sua Giunta si spinse a far pubblicare a tutta pagina su Liberazione un titolo choc, sostenendo a sei colonne che la Puglia fosse l'unica regione con l'acqua pubblica. I comitati la smentirono seccamente.

A complicare il quadro scelte di politica aziendale fortemente centrate sulla riduzione dei costi operativi, dismissione del patrimonio e indebitamento paventano una possibile privatizzazione totale dell'Aqp.

Per questo il Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" (www.lacquanonsivende.blogspot.com) adisce le vie legali contro la Spa per la restituzione di quanto indebitamente percepito a causa del mancato rispetto degli esiti referendari e lancia l'allarme sulla privatizzazione totale con il triplice evento "E mo basta", che si terrà sabato 1 dicembre davanti all'Acquedotto Pugliese in Via Cognetti, 36 a Bari, a partire dalle ore 10.00. Quel giorno ci sarà la presentazione delle azioni legali per l'eliminazione del profitto dalla tariffa.

Verranno date, anche con un volantinaggio a tappeto in città, informazioni per l'assistenza legale gratuita per tutti i cittadini che volessero fare ricorso per l'eliminazione del profitto dalle proprie tariffe più altri dati sulla violazione del diritto all'acqua in Puglia e sul rischio di privatizzazione totale.

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