martedì 22 gennaio 2013

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL....


La luce in fondo al tunnel... I redditi italiani indietro di 27 anni
Il peggio è passato, si vede la luce in fondo al tunnel, etc. etc. Tutte falsità che si scontrano con i numeri della realtà, che sono impietosi. Altro che fine della crisi, il 2013 sarà peggio. Il ministro (ormai ex) dell'economia Grilli ha appena finito di dire che l'Italia sarà fuori dalla recessione nei primi mesi dell'anno, che ecco che ti arriva la notizia: i redditi degli italiani nel 2013 faranno un salto all'indietro di ben 27 anni. Lo spiega uno studio di Rete Imprese Italia, secondo il quale torneremo ai livelli del 1986, quando l'euro non esisteva. Il salario pro capite, è la stima, scenderà sotto i 17mila euro, per la precisione 16,955 (appunto come 27 anni fa), contro i 17.337 del 2012 (che già non era granché) e lontano dai 19.515 del 2007, prima dello scoppio della crisi. Lo studio non lo dice, ma è probabile che, a causa dell'inflazione, il potere d'acquisto sia diminuito anche di più. 
Non a caso, Rete Impere Italia segnala il crollo dei consumi. Nel 2012 la spesa pro capite è calata del 4,4% a 15.920 euro e si prevede per l'anno in corso un ulteriore calo, del'1,4% a 15.695 euro. I consumi tornano così ai livelli del 1998 (quando gli stipendi erano più alti...). Quanto alle imprese, sono 100mila quelle "morte" nel 2012 rispetto al 2011. 

La luce in fondo al tunnel... Consumi, 2012-2013, oltre
44 miliardi di euro in meno

Sempre più gravi si confermano i dati sull’andamento dei consumi delle famiglie. Infatti, a seguito della frenata del 2012, quando i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori hanno rilevato una contrazione del -4,7%, Reteimprese dichiara per  il 2013, una caduta del -1,4%.
Dati spaventosi sul calo della spesa complessiva delle famiglie che va oltre -44 miliardi di euro nel 2012-2013.
Si tratta di una cifra abnorme che presenta un quadro di malessere delle famiglie, ma che presenta anche quanto siano rilevanti e dannose le conseguenze per l’economia e determinate dalla continua contrazione della domanda di mercato.
Tutto questo infatti poi diventa calo della produzione, ascesa della disoccupazione e della cassa integrazione e, in modo inevitabile, diminuzione del potere di acquisto delle famiglie.
“Un andamento allarmante, che peggiora di giorno in giorno senza che nessuno si decida ad adottare seri provvedimenti.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti - Basti pensare che la “stangata” subita a causa dell’aumento della tassazione, dei prezzi e delle tariffe nel biennio 2012-2013 ammonta a +3.823 Euro a famiglia (di cui 2.333 nel 2012 e 1.490 nel 2013). Di fronte a tale crescita incontrollata ed ingiustificata, da anni, invochiamo misure urgenti: a partire da maggiori controlli sulla determinazioni dei prezzi e da un serio sostegno, sotto forma di detassazione, per le famiglie a reddito fisso (lavoratori e pensionati) che risentono in misura maggiore gli effetti negativi della crisi. È indispensabile, inoltre, che il primo punto all’ordine del giorno del nuovo Governo sia abolire definitivamente l’inaccettabile aumento dell’IVA da luglio, che avrà effetti ancor più disastrosi per le famiglie e per l’intera economia".
 
 



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