mercoledì 29 maggio 2013

Flop a cinque stelle alle amministrative 2013 di Renato Casaioli, Umbrialeft.it

Poca autocritica, tanto veleno sull'elettorato che lo ha (già) tradito dopo lo tsunami di febbraio. Il flop a cinque stelle alle amministrative 2013 non è stato digerito da Beppe Grillo, che ha commentato sul blog: «Votando chi vi rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si condanna l'Italia a una via senza ritorno». 
Caro Beppe Grillo, le esternazioni tue di queste ore, non mi sorprendono, anzi mi confermano quello che ho sempre pensato di te. Hai la presunzione di avere tu e il tuo tenebroso ispiratore Casaleggio, sempre la verità. Tu e il tuo compare, siete convinti di essere una specie di dio in terra. Solo voi dite cose giuste e nessuno può permettersi di provare a riflettere, interloquire, a chiedere. Altrimenti scatta l’espulsione, la richiesta di abiura, la scomunica. 
Tu e l’altro socio capellone, avete imposto a tutti la vostra visione del Movimento. Quei ciuchi dei parlamentari che avete fatto eleggere, non hanno la minima capacità propositiva su nulla, la benché minima autonomia di pensiero. Li hai plagiati con frasi come: “ A me dovete obbedienza”. Seguono  come degli adepti religiosi, i vostri ordini. Ultimamente c’è da dire che sì, qualcuno comincia a strappare i finimenti e il morso che gli avete imposto. Voi due mentre pretendete obbedienza ceca, volete essere lasciati liberi di fare e disfare.
Vorreste imporre trasparenza assoluta agli altri, salvo poi rinchiudervi insieme ai vostri sottoposti in qualche castello, dove impartite ordini perentori che l’opinione pubblica non deve sapere. 
Invocate limpidezza da parte di tutti, ma non avete saputo rispondere alle domande semplici, elementari, che vi ha fatto la brava Gabanelli. Anzi il giorno dopo l’avete  aggredita, etichettata come traditrice e prezzolata.  E pensare che è stata la vostra candidata alla Presidenza della Repubblica. 
Anche voi come i dittatori odierni e passati,  odiate la libera stampa, i partiti, l’indipendenza della magistratura. Pilastri dello Stato di Diritto e della Democrazia.  
Voi due avete saputo, ve lo riconosco, cavalcare intelligentemente l’indignazione, il malcontento, che da parte dei cittadini è andato crescendo nei confronti delle classi dirigenti dei partiti, delle istituzioni e imprenditoriali, trasformatesi da qualche tempo oramai in vere e proprie Caste, strapagate e corrotte, oltre che incapaci. Avete saputo più di altri dare voce alle ingiustizie sociali che, con il liberismo sfrenato degli ultimi decenni, si sono andate sempre più diffondendo nel corpo sociale. Solo che questo vostro interpretare il disagio sociale, non lo state incanalando dentro un progetto politico serio di cambiamento, altrimenti avreste accettato il dialogo che il Centrosinistra aveva offerto all’indomani del voto. Voi non avete la più pallida idea di che modello economico proporre, salvo la bufala della “Decrescita Felice”, un po’ come “l’evoluzionismo creazionista” dei cattolici. Una panzana con la quale cercano di fronteggiare l’avanzare della scienza e dei diritti sociali. I cittadini, soprattutto quelli che vi hanno votato, hanno cominciato a capire, che voi non vi volete misurare con le problematiche, semplicemente perché non vi volete assumere delle responsabilità. E anche adesso, dopo la rovina elettorale, quelle scuse, quel dire: “vi capiamo, ma avete sbagliato”, trasudano di arroganza, di odio verso i cittadini. Insomma della serie: “chi non vota per me, peste lo colga”. La sfida è provare a costruire un modello di sviluppo alternativo a questo liberismo, ma questo a voi non interessa. Attraverso il vostro blog, voi furbescamente come ha messo in evidenza la Gabanelli e l’Unità, fate affari milionari. Insomma state sfruttando come hanno fatto i preti nel corso dei secoli, la rabbia e la miseria della gente, per arricchirvi. Per fortuna l’incantesimo sembrerebbe che si stia rompendo. 

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