martedì 16 luglio 2013

La papera a cinque stelle

Caso Calderoli-Kyenge, Fucksia (M5S): “Il ministro come un orango? Ci può stare”

La senatrice interviene a sostegno del vice-presidente del Senato contro il quale, dice, "ci sono pregiudizi diffusi" e se qualcuno lo avesse definito "un maiale nessuno gli avrebbe dato del razzista". Poi spiega che i colleghi le ricordano degli animali: Adele Gambaro, per esempio, assomiglia a "una mucca"

Caso Calderoli-Kyenge, Fucksia (M5S): “Il ministro come un orango? Ci può stare”
 
Ma cos’ha detto di così negativo? Io proprio non lo capisco”. Per la senatrice del Movimento 5 Stelle Serenella Fucksia le polemiche sorte intorno a Roberto Calderoli, che ha paragonato il ministro per l’integrazione Cécile Kyenge a “un orango”, “sono solo strumentalizzazioni”. In un’intervista al Secolo XIX la parlamentare si schiera a fianco del vice-presidente del Senato contro il quale “ci sono pregiudizi diffusi” e parla di un caso di “razzismo al contrario”. Quindi secondo Fucksia il ministro assomiglia a un orango? “Ci potrebbe stare”, dice.
“Io credo che se qualcuno avesse definito Calderoli un maiale nessuno gli avrebbe dato del razzista”, prosegue in difesa del “padre” del Porcellum che considera “il miglior vice-presidente del Senato che ci sia. Quando è lui a presiederla, l’Aula funziona benissimo. I leghisti sono dei gran lavoratori”. Poi torna sulle polemiche degli ultimi giorni e aggiunge che “tutti assomigliamo a qualche animale”. A Fucksia, ad esempio, la ex collega espulsa dal Movimento Adele Gambaro “ricorda una mucca”.
Un paragone che la parlamentare non ritiene offensivo. Non solo. Per lei non c’è alcuna connotazione razzista nelle dichiarazioni di Calderoli. “Ma perché, povero orango. Allora è offensivo anche per l’animale, perché vuol dire che è brutto. Siamo noi che gli diamo una connotazione negativa”. A sostegno della sua tesi precisa: “Guardo i colleghi e dico: quello assomiglia un corvo, quello a uno struzzo, quell’altro a un pavone. Io per esempio, sono convinta di assomigliare a una papera. O il nostro capogruppo, Nicola Morra: mi ricorda un camaleonte…”.

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