mercoledì 25 settembre 2013

Lettera aperta di un compagnuccio della sezioncina.A che serve, 10 domande al PD


      di Ciuenlai, Umbrialeft.it
“Che macello!”. Più che un commento è un grido di dolore, che sgorga dalla gola un di vecchio militante dopo gli esiti dell’Assemblea nazionale. Non porta più il fazzoletto rosso, va raramente a qualche manifestazione, continua a comprare l’Unità, ma non gli piace e la campagna elettorale non la fa , da tempo, sulle piazze e nei quartieri; la guarda alla Tv. L’ incontro che sta scorrendo le notizie su quello che sta succedendo nel Partito Democratico.
Scuotendo la testa si ferma a parlare con me e sottovoce, palesando un velo di disperazione mi dice : “A che sono servite tutte quelle balle di grano caricate sulle spalle per finanziare il partito e il sindacato, a che sono serviti tutti quei geloni alle mani per dare montagne di volantini, a che sono servite tutte quelle domeniche passate a vendere il nostro giornale casa per casa, a che sono servite le mie ferie impiegate a cuocere salsicce nelle feste e a che sono servite tutte quelle notti passate in sezione a discutere di politica, per costruire qualcosa di migliore”. Già a che sono servite. E continuando nella serie “a che serve” voglio proporre una cosa che è di moda; 10 domande ai democratici, a nome del vecchio militante, di un “compagnuccio della sezioncina”. Perché lui possa avere quelle risposte rassicuranti che aspetta da due decenni. (Cosa complicata e improbabile come quella del cammello che passa per la cruna di un ago): Ecco le domande :
1) A che serve avere un segretario che non si fila nessuno;
2) A che serve avere un esecutivo che non ha nulla da eseguire;
3) A che serve avere una direzione che non dirige niente;
4) A che serve avere una assemblea nazionale che passa il tempo a rinviare;
5) A che serve avere una montagna di circoli che fungono solo da sezioni elettorali;
6) A che serve avere migliaia di iscritti che non si possono scegliere nemmeno i dirigenti;
7) A che serve fare congressi senza un dibattito vero;
8) che serve avere correnti che assomigliano a partiti concorrenti;
9) A che serve parlare di rinnovamento se in 20 anni non si è sostituito nemmeno l’usciere;
A che serve vincere le elezioni se poi non cambia nulla;

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