giovedì 24 ottobre 2013

Il pensiero filosofico di Paolo Vinti in scena al teatro della Sapienza da Umbrialeft.it

Omaggio al grande Compagno Paolo Vinti sui suoi testi filosofico-poetico-rivoluzionari.
UMBRIALIBRI
Teatro della Sapienza, Via della Sapienza 6, Perugia 7 e 8 novembre 2013 ore 21 INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI
Durata dello spettacolo: 60'
Uno spettacolo di Sandro Mabellini, con Caterina Fiocchetti, Gianluca Liberali (Prinz), Matteo Schifanoia, Giulia Zeetti. Disegno luci Gianni Staropoli. Tecnico Giacomo Agnifili. 
Con il contributo del Teatro Stabile dell'Umbria e la collaborazione di Art Niveau e Museo del Giocattolo di Perugia. Produzione esecutiva Micro Teatro Terra Marique. Si ringrazia il Comune di Magione per la residenza al Teatro Mengoni.
L’ipotesi Paolo Vinti è: il corpo di un filosofo in strada. Come Socrate, che stava nell’agorà, nelle vie ad interrogare la gente. Come Diogene, che viveva in una botte e girava di giorno con una lanterna accesa e quando gli chiedevano “Ma che fai?” rispondeva: “Cerco l’uomo.” (da Wu Ming 1)
Tesi Ipotesi Sintesi Traiettoria Consistenza Realizzazione Pensiero Idea Programma Teoria Ideologia Rivoluzione
Lo spettacolo non è una rievocazione del personaggio Paolo Vinti bensì un compendio del suo pensiero filosofico. Paolo è autore mitopoietico; sposta il linguaggio reinventandolo, delineando nuove traiettorie, strategie. In particolare il suo linguaggio e il suo pensiero si collocano in una chiave post-marxista di interpretazione della realtà. I suoi poemi – che per certi aspetti rimandano alla scrittura futurista – sono in realtà delle chiavi utilizzabili per porre le basi ad una società post-capitalista, in cui si rende necessario trovare forme nuove di gestione e di organizzazione del comune. Non bisogna fermarsi al personaggio Paolo per capire quello che ci ha lasciato: bisogna leggere e comprendere il suo pensiero, trasferirlo nel corpo, nelle azioni, nelle scelte.
In scena ci sono due donne, due attrici. Incarnazioni del suo pensiero filosofico, del suo paradigma. Sono due veggenti che come Cassandra cercano i sensi, lo spirito e l'intelletto per raggiungere l'interlocutore, per raggiungere l'uomo. Il corpo di ciascuno di noi può farsi corpo creativo nella ricerca dell’altro. Queste due donne – testimoni dei sensi di Paolo – parleranno in coro per tutta la durata del rito teatrale, perché in momenti in cui è necessario farsi soggetti rivoluzionari non c’è spazio per l’io ma solo per il noi.
Paolo Vinti (Perugia 1960 – 2010) ha fatto parte del movimento studentesco degli anni 70. E’ stato collaboratore del quotidiano tedesco Die Tageszeitung e di molte testate a carattere politico e culturale di Perugia. Ha militato nelle organizzazioni politiche Avanguardia Operaia, Democrazia Proletaria, Rifondazione Comunista. E’ l’autore di Un giorno di amore e politica, Un giorno di sentimento e socialità, Un giorno di emozione ed ideologia, Rivoluzione.
Sandro Mabellini (Brescia 1971) è artista riconosciuto in Belgio. Approfondisce il lavoro di regista presso il Centro Teatrale Santa Cristina con Luca Ronconi, di attore presso il Theatre du Soleil con Ariane Mnouchkine e di performer con la Socìetas Raffaello Sanzio. Fra le sue regie, Cenerentola di Joel Pommerat, Closer di Patrick Marber, La dodicesima notte di Davide Carnevali, Un altro Amleto di Magdalena Barile, Albatros di Fabrice Melquiot, Qualcuno arriverà di Jon Fosse, Dracula e The other side di Dejan Dukovski, Il gabbiano di Martin Crimp, Sciame di Toni Negri, Tu (non) sei il tuo lavoro di Rosella Postorino; con quest’ultimo vince nel 2010 il Premio di Produzione al Napoli Teatro Festival Italia; nel 2013 vince il Bando di Produzione al Festival I Teatri del sacro, con il testo Stava la madre di Angela Demattè.

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