lunedì 17 febbraio 2014

“Ora Tsipras, poi la Syriza italiana”

intervista a Valeria Parrella, scrittrice
valeria-parrellaLa scrittrice napoletana aderisce alla lista per le prossime elezioni europee: “Sono con Tsipras per salvare l’idea dell’Europa e costruirne un’altra dei cittadini e non della finanza, capace di recuperare i principi del Manifesto di Ventotene”. E, convinta del successo, spera sia da apripista per la nascita in Italia di una sinistra d’alternativa forte, autonoma e non compromessa col Pd.
Ha il sorriso stampato in faccia. Entusiasta, “ce la faremo”. Valeria Parrella, nota scrittrice napoletana, aderisce con convinzione all’appello per la lista Tsipras: “Mi sento ateniese per cultura e civiltà. Come in antichità la Grecia ci sta facendo da battistrada e Syriza è un modello da seguire per ricostruire la sinistra anche in Italia”.
Quali sono i motivi che l’hanno spinta ad aderire?Innanzitutto ringrazio il lavoro svolto finora da Barbara Spinelli e MicroMega, per le prossime elezioni si sta creando una lista della società civile che vede i cittadini parte attiva nel processo di costruzione di una nuova Europa, più solidale e con più diritti e giustizia sociale. Di solito alle Europee ho sostenuto il partito a me più congeniale in quel momento a livello nazionale, ora vi è la reale possibilità di votare un progetto. Una nuova architettura dell’Ue. Penso che con Tsipras si possa fortemente incidere.
C’è voluto il “Papa straniero”?Detesto in politica il leaderismo e il personalismo, una persona da sola non può migliorare il destino di tutti. Io sono comunista e ho sempre votato in base ai programmi. Ma Tsipras rappresenta un progetto ed è a capo di Syriza, che in 10 anni è passata dal 3 per cento ad essere nei sondaggi il primo partito al 30. Arrestando, tra l’altro, l’avanzata dell’estrema destra la quale nei periodi di forte crisi economica e istituzionale trova storicamente terreno fertile.
Inoltre Syriza ha rappresentato una valida alternativa alle politiche di austerity, non trova?Ovvio. L’enorme consenso è dovuto a tale fattore. Tsipras rappresenta una terza via tra le forze che hanno costruito l’Europa della Troika e i movimenti euroscettici, come la Lega e il M5S. Bisogna salvare l’idea dell’Europa ma lavorare per costruirne un’altra capace di recuperare i principi del Manifesto di Ventotene. Un’Europa dei cittadini, non della finanza o di quei memorandum che hanno tartassato e distrutto, ad esempio, la Grecia. In Italia, non votando Pd, mi sono accostata a partiti come Sel, Sinistra Critica, il Partito Marxista Leninista, adesso con Tsipras credo sia differente ed è possibile un grande successo.
La lista può persino arrivare a doppia cifra?Se lavoriamo bene, sì. E inoltre un buon risultato a queste Europee avrebbe delle ricadute a livello nazionale.
Dice che potrebbe finalmente nascere un polo di sinistra vero autonomo dal Pd?Già esistono partiti veri alla sinistra del Pd. Il fatto che raccolgano pochi consensi e non entrino in Parlamento, causa sbarramento elettorale, non significa non siano veri.
Intendevo più influenti e con maggior peso politico…Syriza è cresciuta in maniera esponenziale in questi anni di forte crisi perché non è scesa a compromessi coi socialisti del Pasok. Vorrei che la stessa cosa succedesse in Italia.
Dopo le Europee, auspica quindi la nascita di una Syriza italiana?Proprio così. L’obiettivo deve essere questo.
GIACOMO RUSSO SPENA
da Micro Mega

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