giovedì 22 maggio 2014

"L'esponente Pd in piazza con Tsipras" Bufera nel partito, i renziani all'attacco







Scoppia il caso a Bologna sull'appoggio alla lista del leader greco da parte di un membro dell'assemblea cittadina dei democratici
di Eleonora Capelli, La Repubblica
BOLOGNA - Bufera nel Pd a Bologna su una rappresentante dell'area cuperliana in piazza Maggiore lunedì sera con la lista Tsipras. I renziani vanno all'attacco invocando l'espulsione dal partito. Nel mirino Micol Tuzi, pedagogista, rappresentante Cgil che aveva preso la parola al summit romano con Gianni Cuperlo, rea di aver postato su Facebook il suo entusiasmo per Tsipras: "Arrampicata su per una impalcatura di San Petronio mi sento sul tetto del mondo. Piazza Maggiore da anni non era così piena e rossa".
Frasi e foto, con commento "e tutto il resto è troika", non passate inosservate in particolare tra i renziani. A sollevare il caso è stata la consigliera comunale Raffaella Santi Casali. "Io sono sempre stata eretica quindi non mi turbo, ma i compagni ortodossi che ogni tanto invocano espulsioni e probiviri, cosa dicono di una cuperliana di ferro dirigente del Pd che inneggia a Tsipras e tutto il resto è troika?", dice. Durissima la chiosa di Piergiorgio Licciardello, presidente del Pd di Bologna. "Il sostegno a liste alternative al Pd è incompatibile con la permanenza nel partito - è la sentenza - Vale per renziani, civatiani e cuperliani. Non sono primarie. Sono elezioni vere".
Micol Tuzi è stata eletta come rappresentante dell'assemblea cittadina del Pd dal circolo Repubblica. E replica con altrettanta durezza: "Imparo solo ora di essere una dirigente del Pd, le foto che ho fatto su 'tutto il resto è troika' erano goliardiche, in ogni caso davanti a una piazza del genere credo che il Pd dovrebbe fare autocritica, io voterò Tsipras perchè per una volta scelgo l'autonomia. Mi aveva già telefonato il segretario del mio circolo, ma credo che ci sia bisogno di spostare le politiche più a sinistra e comunque Renzi ha detto che chi ha la tessera Cgil non deve votare Pd".
Le dichiarazioni di Micol Tuzi scatenano un putiferio con il responsabile organizzazione del Pd Raffaele Persiano che annuncia: "Scriverò al comitato di garanzia". La "pena" prevista è la sospensione per due anni dall'iscrizione al partito e la cancellazione dall'albo delle primarie. Lei qualche ora dopo
fa marcia indietro: "Non ho mai fatto dichiarazioni pubbliche di voto, non ho distribuito volantini, non ho fatto mai campagna elettorale per Tsipras, pur non nascondendo apprezzamento e simpatia. Chissà poi quanti nel segreto dell'urna non faranno scelte differenti dalla mia".

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