venerdì 27 giugno 2014

Parte il 3 luglio la raccolta delle firme per il referendum contro l'austerità


Un referendum contro “l'austerita' ottusa”, che “ha fallito" e sta rischiando di portare l’Italia ad una rovinosa caduta. Con questo obiettivo un comitato di economisti ed intellettuali di varia provenienza ha dato il via ieri ad una raccolta di firme che terminerà a settembre. Ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione. Quattro i quesiti posti dal referendum, nel tentativo di modificare alcuni articoli della legge 243 del 2012: il primo per evitare che "l'equilibrio di bilancio sia piu' gravoso di quanto preveda l'Ue"; il secondo perche' non sia necessaria una "esatta corrispondenza tra gli obiettivi nazionali e quelli di medio termine dell'Unione"; il terzo quesito e' volto a consentire l'indebitamento anche per "operazioni finanziarie non straordinarie"; infine, l'ultimo punto punta a permettere l'attivazione del meccanismo di revisione solo da parte dell'Ue e non da trattati internazionali. La raccolta firma partira' il 3 luglio e andra' avanti fino alla fine di settembre.
Riccardo Realfonzo in un suo
intervento spiega come ormai il quadro economico dell'Italia sia drammaticamente compromesso sia per quanto riguarda il prodotto interno lordo che l'occupazione. E questo proprio a causa dell'azione frenante, e in qualche caso distruttiva, che l'austerità sta attuando nei confronti delle economie deboli. "In Italia, a causa della risposta sbagliata alla crisi - scrive Realfonzo - il pil resta oggi a un livello del 9% più basso rispetto allo scoppio della crisi e la disoccupazione è più che raddoppiata, passando da 1,5 a 3,1 milioni. Viceversa, negli USA, dove il Presidente Obama ha varato il Recovery Act, stanziando risorse per circa 800 miliardi di dollari, la crisi ormai è un ricordo lontano e l’economia ha ripreso una crescita solida".

L'iniziativa verra' sostenuta anche da alcuni parlamentari: a cominciare da quelli di Sel, che hanno annunciato, tramite il deputato Giulio Marcon, di "aver deciso all'unanimita' di sostenere e aiutare la raccolta firma". L'appoggio all'iniziativa lo ha garantito anche il neo-dimesso dal partito di Vendola, Gennaro Migliore. Infine, pieno sostegno anche da alcuni deputati del Pd, come Gianni Cuperlo e Stefano Fassina, che durante la conferenza stampa di presentazione della raccolta firma ha spiegato come questa "sia l'unica strada per salvare l'euro" e ha sostenuto che il "Parlamento non e' ancora consapevole della drammaticita' della questione", cosi' come la comunicazione di Renzi alle Camere degli scorsi giorni non ha "dato la sensazione di una consapevolezza della drammaticita' della situazione".

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