venerdì 22 agosto 2014

Romizi – Il bilancio? “io non c'ero e se c'ero, ero Boccali”


Di Ciuenlai
PERUGIA - “Pazientate, questo non è il mio bilancio”. Il nuovo sindaco del capoluogo continua a cercare paraventi per nascondere l'impossibilità di mantenere anche l'1% delle promesse fatte in campagna elettorale. Caro sig. Romizi, intanto il bilancio non è ne “mio”, ne “suo” (inteso come Boccali), ma purtroppo “nostro”, visto che lo sosterremo con decine e decine di milioni di tasse, balzelli e tariffe.
Poi  questo giochino di scaricare sul passato impossibilità o , peggio, incapacità del presente è un deja vu che, chi si nutre di pane e cambiamento tutti  giorni, avrebbe potuto e dovuto risparmiarci. Terzo; glielo ripeto, lei non giunge a Palazzo dei Priori digiuno. Lei , altro che digiuno, avrebbe dovuto essere abbondantemente “colazionato”, “pranzato”, “merendato”  e “cenato” sulla situazione di palazzo dei Priori, visto che è stato seduto nei banchi del Consiglio Comunale per ben 10 anni. Non è possibile che non conoscesse lo stato delle finanze cittadine. Quindi, se lo conosceva, doveva essere un po' più cauto in campagna elettorale ed astenersi dal promettere ciò, che sapeva non sarebbe stato possibile mantenere.
Ma, voi, i nuovi soggetti politici del terzo millennio, da Renzi in giù non guardate più al bene comune , ma al vostro bene privato.  E se questo è il metro, in futuro che cosa ci dirà? Che lo steccone di San Bevignate, per dirne una, è uno schifo, ma che bisogna farlo perché se no si pagano le penali? Intanto le tasse restano al massimo e i servizi al minimo. Tanto per  fare une esempio.
Se cerchi il prossimo bus per le zone più abitate della città, devi aspettare minimo un'ora. Ma a questa banale obiezione, dopo aver rinnegato il bilancio che lei ha fatto e approvato, per la serie “io non c'ero e se c'ero ero Boccali”, sono sicuro che risponderebbe così : “Si ma i tagli alle corse li ha fatti quello di prima”. Vero, ma la nuova Giunta li ha confermati. E' dura trovare una differenza tra lei e chi l'ha preceduto. La città pensava di aver voltato pagina, non di aver “voltato” solo persona.

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