martedì 25 novembre 2014

"La città futura", tra il popolo del Prc spunta una nuova iniziativa editoriale

Tra il popolo Prc è nato un nuovo giornale, si chiama “La città futura”. Il foglio, otto pagine in formato tabloid ridotto, è stato distribuito nel corso del corteo dei metalmeccanici a Napoli. E sarà distribuito ancora il 29 novembre nel corso dell’iniziativa dell’Altra Europa a Roma. Più che di cartaceo però bisogna parlare di una vera e propria iniziativa editoriale che contempla anche un sito on line. Uno sforzo di visibilità in un momento in cui nell’ambito dei militanti e dei simpatizzanti del Prc fatica a prendere corpo un punto di riferimento di opinione pubblica dopo la crisi di Liberazione cominciata nel 2012.

Tra le colonne della nuova testata, che per adesso è un semplice "ciclinprop", e sul sito, fanno capolino alcune firme già di Liberazione, come quella di Dino Greco, Romina Velchi, Fabio Sebastiani e Maria Rosa Calderoni. Con loro, anche Lucio Manisco e Gianni Manisco. Il primo è stato direttore di Liberazione e il secondo collaboratore.

Tra le specialità del sito, la politica estera, anche perché tra le battaglie politiche di primo piano di “La città futura” c’è sicuramente quella del blocco economico contro Cuba, e l’economia. Da segnalare, per il momento, un intervento di Monica Xavier, presidentessa del Frente Amplio in Uruguay; di Ugo Boghetta sull’euro e la sinistra; e di Giuseppe Prestipino su Gramsci e Togliatti.

“Nell’accingerci oggi a costruire un organo di informazione comunista – scrive Raul Mordenti nell’editoriale di presentazione - noi siamo coscienti della sproporzione che esiste fra questo compito e le nostre forze. Noi siamo solo un collettivo di compagni e compagne, tutti/e comunisti/e anche se non tutti iscritti al PRC, privi di capitali e perlopiù giovani, dunque anche privi di esperienza giornalistica. Eppure speriamo e crediamo che ci siano cose fondamentali che possono spingere al successo questa impresa”.

L’aggiornamento del sito per il momento è settimanale e viene segnalato da una newsletter alla quale ci si può iscrivere. Stefano Paterna è il direttore responsabile. L’organizzazione redazionale è affidata a una coop che ha lo stesso nome della testata, completamente autofinanziata.

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