giovedì 20 novembre 2014

Voto L’Altra…

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Visto che domenica si vota, per quello che può interessare, dico pubblicamente cosa farò e perchè.
Primo: andrò a votare (in tempo di astensionismo meglio premetterlo..).
Secondo: voterò per L’Altra Emilia Romagna.
Non la faccio tanto lunga: chi mi conosce sa che avevo molti dubbi sull’opportunità di traghettare l’esperienza Tsipras alle regionali, dubbi dovuti ai tempi troppo accelerati dati dalle elezioni anticipate, che avrebbero inevitabilmente reso difficoltoso procedere a un (necessario) consolidamento e soprattutto all’allargamento dell’esperienza dell’Altra Europa.
Avvertivo il rischio di un frazionamento che purtroppo si è subito manifestato con la decisione di Sel di andare in coalizione col Pd. Decisione che non approvo e che trovo politicamente insostenibile, ma che sarebbe ingeneroso catalogare solo come mero opportunismo/poltronismo, anche perchè pure dentro Sel erano in tanti a volere una soluzione diversa.
Soprattutto mi spiace perchè la situazione era (ed è) tutt’altro che “incontendibile”: il PD è in gravissima crisi politica, il modello ereditato dal PCI si è prima logorato e poi è imploso, ma la crisi viene mascherata semplicemente dall’assenza di un fronte di opposizione sufficientemente forte, nei numeri,  per potersi proporre come alternativa di governo.
Mi spiace anche che non si sia realizzato un asse con altre esperienze nate dentro il movimento cinque stelle. Se guardassimo ai contenuti su 100 proposte probabilmente in 99 la pensiamo alla stessa maniera, o comunque non in modo diametralmente opposto.
Ma tant’è: in politica non è così semplice far quadrare le cose e le aggregazioni hanno bisogno di tempo, fiducia e condizioni per realizzarsi. Senza contare che nel campo della sinistra permane un virus sempre pronto ad attaccare gli organismi sani: il settarismo.

L’Altra Europa era nata proprio per combattere questi virus, in parte c’è riuscita, in parte no. Credo in ogni caso che chi nell’Altra Emilia-Romagna si è speso con tanta difficoltà per dare vita alla lista l’abbia fatto con un obiettivo giusto: seminare guardando avanti, a prescindere dalle difficoltà (e dagli errori) di percorso.
Voterò dunque per L’Altra Emilia Romagna, e se qualcuno che è ancora incerto, leggendo questo post farà lo stesso vorrà dire che ho dato il mio piccolo contributo.
Paolo Soglia
ps
Leggo in tanti post l’invito al voto disgiunto, tipo: “votate Sel o questo o quel candidato del PD, o un’altra delle listine di maggioranza collegate… E poi (per lavarvi la coscienza) date la preferenza alla candidata presidente dell’Altra Emilia Romagna.”
Cazzate, dispettucci tutti interni alla logica mediocre del “dare un segnale”, da parte di gente che o si vergogna o ha il mal di pancino.
Conta solo il voto alla lista: il voto al candidato Presidente (se non è in grado di sconfiggere Bonaccini) non conta un cazzo.
Se poi l’invito arriva da esponenti di forze politiche che prima scelgono un’alleanza e poi si vergognano di votarne il Presidente di renziana fede vien da dire che forse dovevano pensarci prima…

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