lunedì 23 marzo 2015

Con chi è stata la De Girolamo di Alessandro Gilioli


degiro


Il crescente spostamento di ricchezza dal ceto medio e medio-basso verso l'élite economicamente più fortunata del Paese è avvenuta e continua ad avvenire attraverso strade diverse, spesso scollegate tra loro e che tuttavia producono - alla fine - lo stresso effetto.
Uno di questi percorsi è stato quello della tassazione sulla casa, al centro di un ampio dibattito quando è stata abolita l'Ici, poi di nuovo sotto i riflettori in campagna elettorale, infine concretizzatasi nell'attuale legislazione basata su Imu e Tasi.
Oggi il "Sole 24 Ore" pubblica un'intera pagina sugli effetti di questa "riforma".
Il gettito totale è il più alto di sempre, 25,2 miliardi - quindi complessivamente sono state pagate più tasse. Ma ciò che è più interessante è che «la distribuzione del peso fiscale si è spostata dalle fasce di rendita più alte a quelle più basse», e gli unici che hanno risparmiato sono stati i contribuenti che vivono in case dal valore fiscale più alto; mentre «alla maggioranza degli italiani, proprietari di case con rendite catastali medio basse, è stata imposta una tassa più alta». Di qui, appunto, il maggior gettito.
In particolare, il decile di rendita più basso ha visto un aumento di imposte del 29,4 per cento e quello subito dopo del 38,5; il decile di rendita più alto ha visto una riduzione di tasse del 9,8 per cento e quello subito prima del 8,5.
Quasi l'80 per cento delle famiglie italiane vive in case di proprietà, la grande maggioranza delle quali non di lusso: quindi non è difficile capire come questa controriforma abbia penalizzato larghissime fasce di ceto medio e mediobasso.
Perfino il "Sole 24 Ore" - che non è esattamente "il Manifesto" - si stupisce di fronte a quella che chiama «un'evoluzione regressiva a danno dei contribuenti più poveri».
Quando si dice che è in corso una lotta di classe dall'alto verso il basso che ha come effetto una graduale proletarizzazione del ceto medio si parla insomma di cose molto concrete e pratiche come questa, per quanto poco glamour mediaticamente: fanno di certo più notizia le allusioni sessuali di Alessandra Mussolini su Nunzia De Girolamo.
Ecco perché ho fatto quel titolo bastardo, lì sopra. Se avessi titolato su Imu e Tasi, pochini dei passanti avrebbero letto di come gli hanno tolto i soldi di tasca per darli a chi è più ricco di loro. Mi auguro mi perdoniate il piccolo scherzo, a fini di informazione e di provocazione.
A proposito, la De Girolamo è stata - insieme a tanti altri di ogni genere - con i vari governi che hanno passato quelle leggi, politicamente parlando.

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