giovedì 19 marzo 2015

EXPOLPO 2015 di Ciuenlai


Renzi è in difficoltà e fa sapere che evita Lupi come la peste e che non garantisce per i numeri del Pd in caso di mozione di sfiducia. Come dire “tu e Alfano datemi una mano e ci ripenserò” (leggi posti al Governo e alla Corte Costituzionale). E’ proprio un mago della trasparenza e della coerenza, Si ritiene che Lupi ha sbagliato? Bene si chiede al Ministro di andarsene se no il Pd vota la mozione di sfiducia. Si pensa invece che Lupi non abbia fatto niente? Bene lo si sostiene alla luce del sole. Invece no, perché sono incominciate le minacce (se io ho il figlio, tu hai il padre e via ricattando). In queste cose si sa dove si inizia, ma non come si finisce. Meglio essere prudenti.
E la vera natura e la contraddizioni del renzismo esplodono in tutta la loro potenza, perché la verità è di fronte a tutti. Ed è lo spettacolo di una classe dirigente (sic) piena di condannati, processati, indagati e sospettati, con gli esponenti del partito di maggioranza, il Pd, in prima fila (Oggi il commissario democratico nella capitale Barca ha definito il Pd Romano “pericoloso e clientelare”). La kermesse milanese, dopo l’ennesima inchiesta, è stata, ribattezzata in fratta e furia, “Expolpo” 2015. 
Intanto la legge anticorruzione, un provvedimento all’acqua di rose, viene di nuovo rinviato (sarebbe più corretto dire insabbiato). Del resto come si fa a pensare che tanti Parlamentari siano tanto masochisti da approvare delle norme che li potrebbe sbattere in galera?

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