venerdì 15 maggio 2015

SEL Terni si spacca su sostegno alla Marini, Pellegrini e altri 6 si dimettono

Restano nel partito ma contestano l'ingresso in coalizione deciso dalla maggioranza
Sel Terni si spacca su sostegno alla Marini, Pellegrini e altri 6 si dimettono
Sel Terni perde il proprio coordinatore comunale, Andrea Pellegrini, e altri sei tra iscritti e dirigenti. Si spacca dopo l’alleanza col Pd e il sostegno alla presidente Catiuscia Marini, il circolo della Conca che registra ufficialmente le dimissioni, ma non la riconsegna della tessera, di Fabio Barbini, Francesco Fioriello, Maura Mauri, Pierluigi Piccirilli, Umberto Ricci e Nicola Zingarelli, oltre naturalmente a Pellegrini.
Sel Terni si spacca sul sostegno alla Marini Nel documento firmato giovedì dai sette viene spiegato: «Sel Umbria aveva intrapreso un cammino di ascolto della società umbra nelle sue varie articolazioni per un confronto, senza pregiudizi, con la sinistra e centrosinistra, ma complice la pessima legge elettorale, ritagliatasi su misura dal Pd insieme al voto compiacente dell’opposizione, al confronto programmatico è stata preferita la scelta di provare a condizionare l’azione del Pd restando all’interno della coalizione della Marini. A nostro giudizio, non esiste più alcuna coalizione di centrosinistra, composta da forze politiche di pari dignità, ma soltanto un rassemblement eterogeneo, con al centro il Pd distintosi in questi ultimi anni per il suo tasso di trasformismo e immobilismo, esteso anche alla presunta lista “civica” della presidente ben popolata di “riciclati” trasversali, che ben incarna l’interiorizzazione delle larghe intese che sta alla base del concetto di “partito della nazione” di Renzi».
Raffica di dimissioni Alla delusione di un percorso differente interrotto sul nascere a al giudizio critico sull’operato della Marini, bollato come «mediocre e inadeguato», si affianca il «rammarico per la rinuncia di Sel che non ha assunto un ruolo autonomo decidendo non solo di partecipare alla coalizione ma anche di farlo con una lista all’interno di una lista plurale, Umbria più uguale, che rende ancor più complicato incidere nelle scelte della futura giunta». Ergo: abbiamo scelto di dimetterci dagli organismi direttivi comunali di Sel a margine di assemblee e confronti, che hanno visto la larga maggioranza degli iscritti del circolo di Terni non condividere la decisione di partecipare alla coalizione a sostegno della rielezione di Marini. Ma restiamo nel partico, con tutto ciò che questo implica, rispettando le decisioni della maggioranza del partito nella regione»

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